La verità viene a galla
Ieri mattina dovevo fare il prelievo, in realtà avrei dovuto farlo più di un mese fa, ma poi tra la macchina rotta, le varie influenze e i turni di marito che non coincidevano ho rimandato. In realtà mi sento un pochino una cacchetta perché questa è la seconda volta che faccio gli esami del sangue e sono al settimo mese, con gli altri due almeno la toxo la controllavo ogni mese/mese e mezzo. Comunque i risultati sono già arrivati e sono perfetti, glicemia bassa, ferro alto, urinocoltura negativa, toxo e citomegalovirus negativi, emocromo eccellente...va tutto bene e li ho già inviati via whatsapp al mio supergin!
Cmq, mannaggia a me che mi perdo sempre!, dicevo, ieri mattina avevo il prelievo da fare e ovviamente ci siamo svegliati tardissimo, così mentre io mi impegnavo a raccogliere un campione sterile di pipì che non ci riesco 8 volte su 10, marito ha pensato a far fare colazione alle pesti, poi li abbiamo preparati e come non succede mai, li abbiamo accompagnati noi all'asilo alle 8:55, appena appena in tempo. Pietro ha portato dani e io mi sono occupata della cozza, gli ho tolto il giubbotto, ho preso il buono per la mensa e gli ho dato un bacino per salutarlo, ho salutato la maestra e sTavo andando via, quando lei mi ha chiamata dicendo che doveva parlarmi... e mo che succede?
Devo fare un piccolo passo indietro, perché non ho mai raccontato com'è finita la storia di questa maestra e della famosa riunione: durante questa un gruppetto di mamme ha fatto gruppo tirandosi fuori da tutte le accuse, una di queste ci ha informate di aver chiarito da sola con la maestra, e come sempre succede nessuna che parlava di tutto lo schifo emerso sul gruppo di classe. Io che non mi faccio mai i cavoli miei ho iniziato ad esporre la punta dell'iceberg ea chiedere come Mai a me venisse detto che non c'era alcun problema e che chichi era un coccolone, mentre sul gruppo alcune mamme scrivevano che al mattino lui stava sempre sulla sedia in punizione. Le maestre, entrambe presenti, hanno sbarrato gli occhi ed è venuto fuori che in pratica lui è il cocchetto che al mattino vuole stare un po' li seduto vicino a loro e che appunto non c'è alcun problema, che nel gruppo fa la sua parte, ma assolutamente non ha alcun problema a stare in classe. Poi queste mamme "mi dissocio" hanno iniziato a tirar fuori le conversazioni e a leggerle ad alta voce, facendo nomi e sostenendo che chi aveva scritto doveva assumersi la responsabilità. Io non ero d'accordo, perché essendo tra gente presumibilmente matura, dal momento che eravamo lì il problema si affrontava insieme, senza far processi a nessuno. Una mamma, che poi era quella che aveva fatto accuse più pesanti, aveva mandato il compagno e ovviamente lui è diventato il capro espiatorio della situazione, non essendo nemmeno al corrente di tutte le conversazioni. La maestra ha chiarito tutti i dubbi, ci ha detto che era profondamente amareggiata perché anche se potevano esserci atteggiamenti ritenuti non idonei sarebbe stato giusto affrontarli sul momento e non farne un caso di stato. Per quanto mi riguardava ho detto che c'era molta ipocrisia, che chi aveva scritto poi non parlava e che avevamo fatto una pessima figura a mostrarci così in quell'occasione.
Sul momento mi era parso che la maestra non avesse ben capito i miei dubbi e li aveva visti come accuse, quindi il mattino seguente accompagnai Niccolò all'asilo per parlare con la maestra, ma non la trovai perché c'era di pomeriggio. Poi sono stati male, sono stata male io, lunedì sciopero, martedì assemblea sindacale ed ecco che arriviamo a ieri, quando questa maestra mi chiama....
La mamma che non si era presentata in riunione e contro cui il gruppetto aveva puntato il dito aveva fatto leggere interamente la conversazione a questa maestra e non solo quello che faceva comodo, cosicché lei aveva un quadro chiaro di tutto quello che era stato detto.
La maestra ha capito da cosa è scaturito tutto questo putiferio e si è detta dispiaciuta perché in mezzo al covo chi si tirava fuori era proprio chi aveva scatenato il tutto. Mi ha detto che aveva capito adesso le mie parole e mi ha ringraziata per la coerenza perché anche mentre si facevano accuse pesanti io ho continuato a seguire la mia linea e a chiedere alle altre mamme di aspettare e vedere cosa avesse da dirci lei in merito. Mi ha detto tante cose e che ci teneva a parlare con me perché effettivamente quella sera mi aveva fraintesa, ha ribadito che mio figlio non da problemi, è un bimbetto educato anche se molto vivace, che sa farsi volere bene.
Che dire? Mi ha fatto piacere tutto ciò, perché la verità è venuta fuori, perché il gruppo non sempre vince e soprattutto perché il tutto era un fuoco di paglia. ..
Uscita da lì poi c'era il bidello, novità di quest'anno che ha sconvolto tutti, hanno fatto le guerre assurde perché non volevano il maschio a pulire le bimbe, ma il preside ha detto che lui è una figura addetta a quel lavoro così come l'altra, sta lì per lavorare e lì rimane. Che poi ho saputo che lo avevano accusato di cose schifose e io che mi fido molto delle mie sensazioni lo vedo di una dolcezza incredibile, è lui il primo a sentirsi in imbarazzo sapendo che non è ben visto. Io non ho ancora figlie femmine e quindi non so se mi darebbe fastidio, però ad oggi non vedo davvero il problema, così non andiamo da nessuna parte se non abbiamo un briciolo di fiducia verso il prossimo.
Mentre andavo via il bidello mi ha salutata con un sorriso e mi ha detto: io Niccolò me lo coccolo sempre, è troppo dolce e gli voglio tanto bene... io avevo gli occhi lucidi perché voglio credere e credo ancora che esistano le persone buone e sono felice che i miei figli possano averne accanto...
Quando è tornato gli ho chiesto: ma tu gli vuoi bene a g.? E lui mi ha risposto: si, io voio tanto bene a g. Per me questo conta!
Cmq, mannaggia a me che mi perdo sempre!, dicevo, ieri mattina avevo il prelievo da fare e ovviamente ci siamo svegliati tardissimo, così mentre io mi impegnavo a raccogliere un campione sterile di pipì che non ci riesco 8 volte su 10, marito ha pensato a far fare colazione alle pesti, poi li abbiamo preparati e come non succede mai, li abbiamo accompagnati noi all'asilo alle 8:55, appena appena in tempo. Pietro ha portato dani e io mi sono occupata della cozza, gli ho tolto il giubbotto, ho preso il buono per la mensa e gli ho dato un bacino per salutarlo, ho salutato la maestra e sTavo andando via, quando lei mi ha chiamata dicendo che doveva parlarmi... e mo che succede?
Devo fare un piccolo passo indietro, perché non ho mai raccontato com'è finita la storia di questa maestra e della famosa riunione: durante questa un gruppetto di mamme ha fatto gruppo tirandosi fuori da tutte le accuse, una di queste ci ha informate di aver chiarito da sola con la maestra, e come sempre succede nessuna che parlava di tutto lo schifo emerso sul gruppo di classe. Io che non mi faccio mai i cavoli miei ho iniziato ad esporre la punta dell'iceberg ea chiedere come Mai a me venisse detto che non c'era alcun problema e che chichi era un coccolone, mentre sul gruppo alcune mamme scrivevano che al mattino lui stava sempre sulla sedia in punizione. Le maestre, entrambe presenti, hanno sbarrato gli occhi ed è venuto fuori che in pratica lui è il cocchetto che al mattino vuole stare un po' li seduto vicino a loro e che appunto non c'è alcun problema, che nel gruppo fa la sua parte, ma assolutamente non ha alcun problema a stare in classe. Poi queste mamme "mi dissocio" hanno iniziato a tirar fuori le conversazioni e a leggerle ad alta voce, facendo nomi e sostenendo che chi aveva scritto doveva assumersi la responsabilità. Io non ero d'accordo, perché essendo tra gente presumibilmente matura, dal momento che eravamo lì il problema si affrontava insieme, senza far processi a nessuno. Una mamma, che poi era quella che aveva fatto accuse più pesanti, aveva mandato il compagno e ovviamente lui è diventato il capro espiatorio della situazione, non essendo nemmeno al corrente di tutte le conversazioni. La maestra ha chiarito tutti i dubbi, ci ha detto che era profondamente amareggiata perché anche se potevano esserci atteggiamenti ritenuti non idonei sarebbe stato giusto affrontarli sul momento e non farne un caso di stato. Per quanto mi riguardava ho detto che c'era molta ipocrisia, che chi aveva scritto poi non parlava e che avevamo fatto una pessima figura a mostrarci così in quell'occasione.
Sul momento mi era parso che la maestra non avesse ben capito i miei dubbi e li aveva visti come accuse, quindi il mattino seguente accompagnai Niccolò all'asilo per parlare con la maestra, ma non la trovai perché c'era di pomeriggio. Poi sono stati male, sono stata male io, lunedì sciopero, martedì assemblea sindacale ed ecco che arriviamo a ieri, quando questa maestra mi chiama....
La mamma che non si era presentata in riunione e contro cui il gruppetto aveva puntato il dito aveva fatto leggere interamente la conversazione a questa maestra e non solo quello che faceva comodo, cosicché lei aveva un quadro chiaro di tutto quello che era stato detto.
La maestra ha capito da cosa è scaturito tutto questo putiferio e si è detta dispiaciuta perché in mezzo al covo chi si tirava fuori era proprio chi aveva scatenato il tutto. Mi ha detto che aveva capito adesso le mie parole e mi ha ringraziata per la coerenza perché anche mentre si facevano accuse pesanti io ho continuato a seguire la mia linea e a chiedere alle altre mamme di aspettare e vedere cosa avesse da dirci lei in merito. Mi ha detto tante cose e che ci teneva a parlare con me perché effettivamente quella sera mi aveva fraintesa, ha ribadito che mio figlio non da problemi, è un bimbetto educato anche se molto vivace, che sa farsi volere bene.
Che dire? Mi ha fatto piacere tutto ciò, perché la verità è venuta fuori, perché il gruppo non sempre vince e soprattutto perché il tutto era un fuoco di paglia. ..
Uscita da lì poi c'era il bidello, novità di quest'anno che ha sconvolto tutti, hanno fatto le guerre assurde perché non volevano il maschio a pulire le bimbe, ma il preside ha detto che lui è una figura addetta a quel lavoro così come l'altra, sta lì per lavorare e lì rimane. Che poi ho saputo che lo avevano accusato di cose schifose e io che mi fido molto delle mie sensazioni lo vedo di una dolcezza incredibile, è lui il primo a sentirsi in imbarazzo sapendo che non è ben visto. Io non ho ancora figlie femmine e quindi non so se mi darebbe fastidio, però ad oggi non vedo davvero il problema, così non andiamo da nessuna parte se non abbiamo un briciolo di fiducia verso il prossimo.
Mentre andavo via il bidello mi ha salutata con un sorriso e mi ha detto: io Niccolò me lo coccolo sempre, è troppo dolce e gli voglio tanto bene... io avevo gli occhi lucidi perché voglio credere e credo ancora che esistano le persone buone e sono felice che i miei figli possano averne accanto...
Quando è tornato gli ho chiesto: ma tu gli vuoi bene a g.? E lui mi ha risposto: si, io voio tanto bene a g. Per me questo conta!
Commenti
Lo so è un bruttissimo pregiudizio, ma onestamente ci avrei pensato!
L'onesta e la chiarezza pagano sempre !
Per il bidello io la penso come te,Sofia ha avuto un maestro che poi c'era anche al centro estivo.. E parecchie mamme hanno storto il naso, anche per la presenza di un uomo alla segreteria. Li trovo pregiudizi davvero odiosi.. anche perché esistono le molestie anche da parte delle donne.
A me non è mai capitato ma non mi farei problemi, per lo meno non più di quelli che già mi faccio con le maestre. Sto sempre all'erta cercando di ridimensionarmi.
Mi piace la tua spensieratezza Due ranocchi, io non sempre ce l'ho!
Mi piace come sei!
vorrei evitare anche io di mettergli ansia!
E ci provo e guardo e come te chiedo!Ma qualcosa come hai letto da me puo' sfuggire...;)
L'altro giorno c'era la zuppa di farro e fagioli gli chiedo Matteo hai mangiato la pappa? Si e ti è piaciuta?
No!
Hanno ascoltato musica classica disegnando ti sei divertito?
No
E tutto questo puo' essere vero!!