Sincerità
Ultimamente mi sto appassionando ai blog di mamme expat, mi piace scoprire gli usi e costumi, le stranezze, le particolarità di posti in cui io non avrei mai il coraggio di vivere.
Di pari passo leggo di donne che percorrono delle vie lunghissime per avere un figlio, leggo la speranza della ricerca naturale, i test sempre negativi, lo sconforto, il voler provare strade alternative, ottenere quello che si sta cercando o rassegnarsi, a volte accettandosi così e basta, a volte provando la strada dell'adozione.
Entrambi i generi mi appassionano e mi toccano, tanto che spesso tengo aggiornato mio marito di una drusilla, di una sfolli di una umami o di una babi qualunque.
Nelle loro storie leggo verità, forza, coraggio e mi sento di dire a tutte, anche quelle che non ho nominato, e che sono tante, che sono delle grandi.
Ma qui, un po' come nella vita di tutti i giorni, non trovi solo sincerità, spesso mi capita di leggere storie di vita quotidiana, un po' come la mia, tra i mille impegni, l'esaurimento nervoso che avanza, i bimbi, il lavoro, i panni da lavare e i bagni da pulire, ma c'é anche chi si mette un'ulteriore maschera, per atteggiarsi a simpatica a tutti i costi, a intellettuale a tutti i costi, piuttosto che snob sempre e comunque.
Mi capita di leggere storie che penso: non ci credo che ti è successo davvero, e se ti è successo non c'è da esserne fieri, vuol dire che sei cretina!
Perché per carità, può succedere che oggi cadi gettandoti addosso il vassoio con whopper, coca e patatine, ma poi non ci credo che domani vai a lavorare in pantofole e dopodomani ti chiama la maestra perché tu hai forato in tangenziale e ancora non vai a prendere tuo figlio, no, non ci credo!
E mi chiedo che senso ha fingere di essere una donna che non sei?
poi boh, sarà che se vedo del sushi in foto a me non viene in mente una serata figa, ma penso a domenica scorsa quando per poco un uomo non mi picchiava, dopo che dani gli ha quasi strusciato un involtino primavera sul cappotto. Questo, per dire, che non sempre quello che vogliamo far apparire, poi è quello che è.
E poi ci sono quelle che non hai capito perché hanno reso accessibile il blog solo a chi vogliono loro e io, ci mancherebbe, le rispetto, ma è un po' come sentirsi escluse e ti dici, per trovare il lato positivo: ma che se li leggesse da sola i cavoli suoi!
Ora, c'è chi lo ha fatto perché magari il blog era letto da un parente o un amico, tolte queste, io non lo renderei mai chiuso, è il mio diario, un pezzo della mia vita, può piacere o meno, ma è la mia valvola di sfogo, non corro il rischio che qualcuno possa sentirmi, né racconterei mai qualcosa di non vero...mi piace così tanto mio figlio che mentre scrivo sta attaccato alla tetta, il grande che stasera se ne va dai nonni e così io e marito riusciamo a mangiare in santa pace, senza il sottofondo di rai yoyo, e magari poi ci scappa pure qualcos'altro, dopo la poppata delle nove, adoro la mia vita, pensare che prima di tre anni non ne usciamo da sto casino...mi piace così tanto che pure a volerlo inventare, qualcosa di più bello non lo trovo.
Di pari passo leggo di donne che percorrono delle vie lunghissime per avere un figlio, leggo la speranza della ricerca naturale, i test sempre negativi, lo sconforto, il voler provare strade alternative, ottenere quello che si sta cercando o rassegnarsi, a volte accettandosi così e basta, a volte provando la strada dell'adozione.
Entrambi i generi mi appassionano e mi toccano, tanto che spesso tengo aggiornato mio marito di una drusilla, di una sfolli di una umami o di una babi qualunque.
Nelle loro storie leggo verità, forza, coraggio e mi sento di dire a tutte, anche quelle che non ho nominato, e che sono tante, che sono delle grandi.
Ma qui, un po' come nella vita di tutti i giorni, non trovi solo sincerità, spesso mi capita di leggere storie di vita quotidiana, un po' come la mia, tra i mille impegni, l'esaurimento nervoso che avanza, i bimbi, il lavoro, i panni da lavare e i bagni da pulire, ma c'é anche chi si mette un'ulteriore maschera, per atteggiarsi a simpatica a tutti i costi, a intellettuale a tutti i costi, piuttosto che snob sempre e comunque.
Mi capita di leggere storie che penso: non ci credo che ti è successo davvero, e se ti è successo non c'è da esserne fieri, vuol dire che sei cretina!
Perché per carità, può succedere che oggi cadi gettandoti addosso il vassoio con whopper, coca e patatine, ma poi non ci credo che domani vai a lavorare in pantofole e dopodomani ti chiama la maestra perché tu hai forato in tangenziale e ancora non vai a prendere tuo figlio, no, non ci credo!
E mi chiedo che senso ha fingere di essere una donna che non sei?
poi boh, sarà che se vedo del sushi in foto a me non viene in mente una serata figa, ma penso a domenica scorsa quando per poco un uomo non mi picchiava, dopo che dani gli ha quasi strusciato un involtino primavera sul cappotto. Questo, per dire, che non sempre quello che vogliamo far apparire, poi è quello che è.
E poi ci sono quelle che non hai capito perché hanno reso accessibile il blog solo a chi vogliono loro e io, ci mancherebbe, le rispetto, ma è un po' come sentirsi escluse e ti dici, per trovare il lato positivo: ma che se li leggesse da sola i cavoli suoi!
Ora, c'è chi lo ha fatto perché magari il blog era letto da un parente o un amico, tolte queste, io non lo renderei mai chiuso, è il mio diario, un pezzo della mia vita, può piacere o meno, ma è la mia valvola di sfogo, non corro il rischio che qualcuno possa sentirmi, né racconterei mai qualcosa di non vero...mi piace così tanto mio figlio che mentre scrivo sta attaccato alla tetta, il grande che stasera se ne va dai nonni e così io e marito riusciamo a mangiare in santa pace, senza il sottofondo di rai yoyo, e magari poi ci scappa pure qualcos'altro, dopo la poppata delle nove, adoro la mia vita, pensare che prima di tre anni non ne usciamo da sto casino...mi piace così tanto che pure a volerlo inventare, qualcosa di più bello non lo trovo.
Commenti
buttiamola cosi', anche perche' mio figlio e' davvero attila in persona magari il tutto e' un agnellino..ehehe
detto questo nel mio blog mi piace raccontare di cose di vita mie..poi se non sono la poeta di turno e non mi interessa, ne sono tanto meno quella che scrive post da mille kilomnetri..
sono semplicemente una donna., mamma amica che scrive di tutto cio' che gli accade.
Infatti io adoro leggere la sincerità delle nostre vite normali, mentre metto in dubbio chi scrive che con bimbi piccoli fa tutto come prima, proprio no...
X un certo periodo io ho chiuso il blog a tutti, ero in stand by x problemi miei, spero che tu non sia capitata da me in quel frangente!!!! Nel caso....pardon!
pero nel mio mi piace raccontare con sentimento quello che scrivo..sia esso ironia, rabbia, delusione, e si' il blog mi serve anche per rielaborare ciò che mi succede con il sorriso...
darling