La rinascita
Dopo una gravidanza capita, almeno a me, che ci sia un periodo in cui non si fa caso al fisico che fa schifo, ti guardi allo specchio e ti dici che quelli sono i segni della nuova vita appena arrivata.
Risucchiati da un vortice, dal sonno, dalla fame che siccome non sai se potrai pranzare degnamente, ingurgiti tutto ciò che è commestibile, dai nuovi ritmi che ti fanno sembrare le tue giornate molto più corte, improvvisamente, e tu non trovi spazio per te, per tirarti quelle due -seee, magari- sopracciglia, per guardarti in santa pace un film sul divano, per rinnovare il guardaroba, che non so se alle altre mamme è capitato, ma a me quelle poche cose che rientravano dopo il parto, non mi piacevano più e mi sono chiesta, sempre davanti allo specchio: ma io co sta maglia andavo in giro?
Poi arriva il momento in cui capisci che quel tempo non vuoi trovarlo, perché tanto pure che ti passi la piastra, sempre cessa sei, e che ci vai a fare a comprare un vestito nuovo, che tanto pure che ti piace qualcosa, addosso a te fa schifo...
Però, per fortuna, arriva pure che esci dal tunnel, che scopri che puoi lasciarli due ore i piccoletti, che non muore nessuno, certo, vai di corsa a fare la spesa e poi fai a farti la ceretta che al mare non puoi starci in jeans, però mentre bevi un caffè al bar, la sigaretta aiuta a pensare, e capisci che per una volta hai avuto tempo di scambiare due battute con la commessa e queste chiacchiere non riguardano i mesi del piccolo, né la cresta del grande, ti rendi conto che hai alzato lo sguardo, senza controllare che il cicciottino non si stia sbranando la catenella del carrello, presente quella che attacchi agli altri carrelli in fila all'uscita?
E capisci che non vedi l'ora di tornare a lavoro, anche se ti dispiace pensare che tra venti giorni il piccoletto inizia l'inserimento al nido, a nemmeno dieci mesi, che forse papà se la cava se li lascio una sera soli, giusto il tempo di una pizza...
E proprio mentre paghi il conto, la cameriera ti dice: prego signora, e mentre allunga la mano per darti il resto alza lo sguardo: oddio, scusami, ti ho chiamato signora, ma sei giovanissima. E tu, orgogliosa, le rispondi di non preoccuparsi, che ci sei abituata, da quando inizi a girare con tuo figlio, sei una signora per tutti... e lei: scusa, ma quanti anni hai? Già hai un figlio? E io: ne ho 31 e di figli ne ho due. Si, decisamente la miglior pizza della mia vita ahah
E poi da che ho scoperto che la gelateria vicino casa fa il gelato senza lattosio, ne approfitto e facciamo merenda lì, io e ranocchio, è il nostro momento, soli io e lui, visto che marito è in ferie, lo lascio col piccolo e mi dedico a dani che ne ho proprio voglia, e mi godo la mia coppetta mango e arancia rossa (3sono i gusti senza lattosio, non ho molta scelta, visto che il terzo è il melone). E proprio ieri, prima di andare a far merenda, vado dal tabaccaio a prendere le sigarette e quando entro saluto, ma saluto il signore dietro il bancone, non il ragazzo che mi risponde sorridente, però rispondo al sorriso. Prendo pure un accendino ed esco, e mi trovo questo ragazzo appena fuori dalla porta che mi dice ciao...dovete vedere la faccia di merda quando salgo in macchina e dico a ranocchio: visto amore che c'è voluto un attimo? -due minuti prima tragedia perché voleva scendere pure lui, ma era più il tempo per togliere le cinture e rimetterle, che tutto il resto-
Piccoli episodi che ti fanno guardare allo specchio e pensare che si, pesi 70 chili(69.7 ad essere precisi) si c'hai ancora quello schifoso scalino del cesareo, ma in fondo è proprio vero che... sti cazzi, sorridi che la vita ti sorride!!!
Risucchiati da un vortice, dal sonno, dalla fame che siccome non sai se potrai pranzare degnamente, ingurgiti tutto ciò che è commestibile, dai nuovi ritmi che ti fanno sembrare le tue giornate molto più corte, improvvisamente, e tu non trovi spazio per te, per tirarti quelle due -seee, magari- sopracciglia, per guardarti in santa pace un film sul divano, per rinnovare il guardaroba, che non so se alle altre mamme è capitato, ma a me quelle poche cose che rientravano dopo il parto, non mi piacevano più e mi sono chiesta, sempre davanti allo specchio: ma io co sta maglia andavo in giro?
Poi arriva il momento in cui capisci che quel tempo non vuoi trovarlo, perché tanto pure che ti passi la piastra, sempre cessa sei, e che ci vai a fare a comprare un vestito nuovo, che tanto pure che ti piace qualcosa, addosso a te fa schifo...
Però, per fortuna, arriva pure che esci dal tunnel, che scopri che puoi lasciarli due ore i piccoletti, che non muore nessuno, certo, vai di corsa a fare la spesa e poi fai a farti la ceretta che al mare non puoi starci in jeans, però mentre bevi un caffè al bar, la sigaretta aiuta a pensare, e capisci che per una volta hai avuto tempo di scambiare due battute con la commessa e queste chiacchiere non riguardano i mesi del piccolo, né la cresta del grande, ti rendi conto che hai alzato lo sguardo, senza controllare che il cicciottino non si stia sbranando la catenella del carrello, presente quella che attacchi agli altri carrelli in fila all'uscita?
E capisci che non vedi l'ora di tornare a lavoro, anche se ti dispiace pensare che tra venti giorni il piccoletto inizia l'inserimento al nido, a nemmeno dieci mesi, che forse papà se la cava se li lascio una sera soli, giusto il tempo di una pizza...
E proprio mentre paghi il conto, la cameriera ti dice: prego signora, e mentre allunga la mano per darti il resto alza lo sguardo: oddio, scusami, ti ho chiamato signora, ma sei giovanissima. E tu, orgogliosa, le rispondi di non preoccuparsi, che ci sei abituata, da quando inizi a girare con tuo figlio, sei una signora per tutti... e lei: scusa, ma quanti anni hai? Già hai un figlio? E io: ne ho 31 e di figli ne ho due. Si, decisamente la miglior pizza della mia vita ahah
E poi da che ho scoperto che la gelateria vicino casa fa il gelato senza lattosio, ne approfitto e facciamo merenda lì, io e ranocchio, è il nostro momento, soli io e lui, visto che marito è in ferie, lo lascio col piccolo e mi dedico a dani che ne ho proprio voglia, e mi godo la mia coppetta mango e arancia rossa (3sono i gusti senza lattosio, non ho molta scelta, visto che il terzo è il melone). E proprio ieri, prima di andare a far merenda, vado dal tabaccaio a prendere le sigarette e quando entro saluto, ma saluto il signore dietro il bancone, non il ragazzo che mi risponde sorridente, però rispondo al sorriso. Prendo pure un accendino ed esco, e mi trovo questo ragazzo appena fuori dalla porta che mi dice ciao...dovete vedere la faccia di merda quando salgo in macchina e dico a ranocchio: visto amore che c'è voluto un attimo? -due minuti prima tragedia perché voleva scendere pure lui, ma era più il tempo per togliere le cinture e rimetterle, che tutto il resto-
Piccoli episodi che ti fanno guardare allo specchio e pensare che si, pesi 70 chili(69.7 ad essere precisi) si c'hai ancora quello schifoso scalino del cesareo, ma in fondo è proprio vero che... sti cazzi, sorridi che la vita ti sorride!!!
Commenti