ritorno al passato

ieri mattina alle 6:30 per le vie del centro, in macchina, c'ero solo io, io che adoro essere attiva a quell'ora, io che ritengo che quello che riesci a goderti in quei momenti non riesci a ritrovarlo in tutte le altre ore della giornata, io che come una pazza cantano a squarciagola "urlando contro il cielo" del Liga, ma poi alla radio hanno passato "non si può morire dentro" di gianni bella e ho urlato pure quella... e comunque dicevo, percorrevo il ponte che ti porta dritto dritto al centro città, quello dove non trovi parcheggio nemmeno all'alba, quello dove mi tocca andare per lavorare, quando dalla parte opposta arriva un pullman, povero cristo, pure tu inizi mentre gli altri dormono! guardo l'autista in faccia con un sorriso, per augurargli almeno il mio buongiorno, vedi mai che la sua giornata possa prendere una piega diversa, quando lui alza la mano per salutare, ma io non faccio in tempo ad alzare la mia perchè è già passato... ma era luigi!!! luigi era l'autista del mio autobus ai tempi delle superiori, quanti ricordi!!! la scuola che frequentavo era alla fine della città e quindi la nostra era la prima fermata, eravamo in 5 o 6 a salire, prima di arrivare nella piazza centrale, ma per quel paio di km che ci separavano occorrevano almeno un quindici minuti, tanto era il traffico in quell'ora di punta. e noi scherzavamo con luigi, usavamo il suo cellulare per fare gli squilli al ragazzo che ci piaceva e stava nel pullman davanti, gli raccontavamo tutto, quante risate. e mentre stavamo su quel pullman, una volta, un amico mi chiama da parte e inizia a dirmi sai, c'è una mia amica di cui io mi sono innamorato, lei non lo sospetterebbe mai, anche perchè lei sta in fissa per un altro, e io che i miei punti interrogativi nel cervello diventavano sempre più esclamativi, oddio!!!! e lui che -ma secondo te che faccio, glielo dico? e io che -ma sai che è? che se a lei piace un altro è inutile che glielo dici, rischi solo di perderla come amica. paraculo? lo so! ma non sapevo come uscirne. che poi e chi se lo ricordava? si chiama daniele, come mio figlio. e poi c'era cristian, il primo fidanzatino delle medie, se non contiamo la limonata in pullman, al ritorno da una gita, con paolo, con lui dai quattordici anni in poi ognuno si faceva la sua vita(e capirai che vita che io stavo in fissa sempre per uno che però a distanza di tanti anni ha avuto il benservito, e a guardarlo oggi sembra quasi mio padre, nonostante abbia 2 anni più di me), ma ogni tanto scattava qualcosa e passavamo quel quarto d'ora nei sedili in fondo indisturbati; non è che si facesse chissà cosa, qualche bacetto, qualche abbraccio, ma ne avevamo bisogno, poi si tornava ognuno a dove eravamo rimasti. sono passati più di 10 anni da quei giorni lì, oggi cristian è sposato e ha un bimbo, paolo è sposato e ha mi pare 2 bimbi, daniele non lo so che fine ha fatto... ma rivedere luigi ieri mattina mi ha fatto stare bene tutta la giornata, mi ha permesso quel tuffo al passato che non faccio quasi mai, e quando lo faccio vado sempre a bussare al ricordo di chi voglio io. invece ieri son saltate fuori cose che avevo proprio rimosso...

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